martedì 3 novembre 2009

Euribor, dove andrà dopo la recessione?

Siccome molti cercano informazioni riguardo l’euribor , vediamo di aggiornare la situazione e vedere cosa è cambiato rispetto anche a solo un anno fa.

euribor

Risulta chiaro che dai picchi di settembre 2008 siamo scesi all’ attuale 0,772% per l’euribor a tre mesi. Giustamente oggi, tutte le banche e gli intermediari finanziari spingono ad investire sui tassi variabili, ma a chi convengono questi tassi a maggior ragione ora che sono ai minimi storici?

Ovviamente risulta conveniente alle banche. E ora vi spiego la mia risposta. Oggi, di fatto, siamo ai minimi storici, e lo siamo ormai da giugno, ben 6 mesi di lateralizzazione continua: ora, ipotizzando che prenda di nuovo una direzione netta. Andrà verso il basso (fino a il teorico 0,00% da 0,772% oggi) o riprenderà a salire verso il teorico “infinito”? Aggiungiamo poi quella che ad oggi sembra “uscita economica dalla recessione” , sembra scontato che l’euribor riprenderà, anche se presumibilmente ad un ritmo blando, il ritmo di crescita che fu interrotto proprio con l’avvento di questa recessione.

Tanto per un confronto generale, anche perché l’euribor interessa i molti italiani alle prese con un mutuo, vediamo l’andamento dell’ultimo decennio dell’Eurirs, il tasso fisso a cui si va a congelare i vari mutui a 5, 10, 15 ,30 anni e così via.

eurirs

E che è successo? Come mai non è crollato sotto i livelli del 2005? Questa è una domanda che mi sono posto anche io e che sinceramente non so dare una risposta. Sta di fatto che comunque sono scese a livelli che, confrontandoli con l’andamento storico, rappresentando i “minimi” del tasso fisso; dunque convenienti per investimenti a lungo termine.

Poi, ognuno sceglierà per se: se si dovesse investire qualcosa, ora io propenderei per un tasso variabile. Oggi non prenderò molto, ma se proiettati al prossimo anno non dovrebbero far male!

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