domenica 9 novembre 2008

Classifica fallimentare!!!!



Classifica dei CDS più "caldi" di questi giorni! Non è messa poi cos' male L'Italie!


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venerdì 7 novembre 2008

Crude ormai alla fine del treno!


Il wti ormai è arrivato alla fine della corsa!! Questo non lo dico io, ma i miei grafici. Questo che vi presento è un grafico che parte dal 1985 e che riassume in diverse candele la bolla speculativa che si è creata attorno al petrolio! Diciamo che è stata "bella forte", ma gli indicatori ci stanno informando che la situazione dovrà fermarsi prima o poi. Il CCI (commodities channel Index) è un valido indicatore, specialmente se guardiamo i suoi segnali che nel passato si sono dimostrati molto corretti, almeno in una view di medio. Proprio per questo, vedendo il CCI quasi in zona ipervenduto, resterei sulle mie nell'annunciare che domani il trend cambia in quattro e quattrotto, ma comincerei a pensare che entro sei mesi, il trend avrà già ripreso a correre, per riportarsi di nuovo verso un altro eccesso, come l'economia e la borsa sono soliti fare da millenni a questa parte!

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sabato 1 novembre 2008

Ecco perchè l'euribor preoccupa ancora!


L'euribor, come ormai saprete tutti, è un ottimo indicatore di fiducia. Non per niente vi ho lasciato in homepage un bel link a cui potrete accedere per vederlo aggiornato Live giorno dopo giorno. Detto questo, ho ritenuto inutile riprendere l'analisi dell'andamento dello stesso, anche perchè c'è gran poco da analizzare, visto che dovrebbe essere legato alle decisione della Banca Centrale Europea. Ma visto che qualcosa l'Università Italiana insegna, mi sono messo di buona lena e ho analizzato L'andamento del corridoio dei tassi in Eu. Che cos'è? Anche io l'ho scoperto pochi giorni fa e vi spiego in un attimo di che si tratta.

La banca centrale, come ogni banca, riceve denaro e presta denaro. Ma giustamente deve prevedere una giusta remunerazione per i depositi e per finanziamenti, che è rappresentata da due tassi di riferimento: il tasso marginale sui depositi (il tasso che la bce deve riconoscere alle banche che versano alla bce liquidità...dunque rappresenta il minimo tasso remunerativo in tutto il mercato interbancario ed economico) e il tasso marginale sui finanziamenti (gli interessi che la bce riceve cedendo liquidità alle banche commerciali).
Questi due tassi, dunque, a rigor di logica dovranno avere un ampio spread, in cui la Bce fissa il tasso di riferimento, quello cioè che verrà deciso il prossimo 6 novembre per farci intendere!

Ricostruendo dunque, anche se con dati abbastanza limitati (1999-2008) forniti dalla BCE , ecco a voi il grafico del corridoio dei tassi aggiornato al 15 ottobre, data dell'ultima modifica.

(da notare che le date prese in considerazione sono solo le date in cui vi sono state delle modifiche, e dunque si può saltare con un solo dato dal 2004 al 2005)
Di commenti c'è ne sono moltissimi da fare. Ma io mi concentrerei principalmente su uno. L'euribor a 1 anno (verde), dovrebbe a rigor di logica rientrare all'interno del corridoio, perchè se dovesse sfondarlo, ad una banca converebbe indebitarsi con la BCE per raccogliere capitali. Ma sta di fatto che da Luglio (circa) di quest'anno, L'euribor a 1 anno ha letteralmente sfondato il corridoio nella sua parte più alta, cosa che ha spinto Trichet ha tagliare i tassi in Ottobre, anche per fare una sorta di effetto gravità sull'euribor....cosa che sta avvenendo! Ad oggi lo spread tra tasso di rifanziamento (4,25) ed Euribor 1 anno (al 31 ottobre 4,76) è ancora di un bel spread di 50 basis point... cio ci indica ancora che la fiducia nel mercato interbancario è una rarità, e solo quando rientrerà all'intero del 4,25 si potrà dire che siamo ritornati alla tranquillità (vedasi periodo 2001-2006), tagli futuri permettendo!

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lunedì 27 ottobre 2008

Bolla immobiliare

Capisco che, tutti noi siamo soliti commentare qualsiasi cosa con il senno di poi, quando qualsiasi persona è in grado di farlo, ma questo grafico ha dello scandaloso! E peccato che solo in questi mesi lo sto vedendo in giro!!! Se questa non era una bolla....diciamo che gli Americani se la sono voluta!





Andamento della vendita di case nuove in USA





Però arriva anche qualche bella notizia.
Dal sito di Beskope Investement Group, molto compentente e da aggiungere ai preferiti, ho ricavato il grafico raffigurante le vendite di case già esistenti aggiornato proprio in queste ore. Bene, sono molti a collegare il settore immobiliare alla crescita economica Americana (e mondiale)... dunque se son rose....



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venerdì 24 ottobre 2008

La trend è stata violentemente violata!

Solo oggi posso dire che la trend è stata violata! In questi giorni mi sono astenuto dall'operatività e mi sono accontentato di guardare il mercato e di dire la mia... evidentemente la mia visione era sbagliata! Ora che succede? La volatilità non è rallentata come speravo e i mercati americani sono in balia di sospensioni e crolli! Aggiornando in tutta fretta il nostro indice, posso solo notare una zona di accumulazione che verrebbe a confermarsi se l'indice non scendesse sotto i 19.000 punti! Rimaniamo in attesa, e l'unica cosa che possiamo fare....

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lunedì 15 settembre 2008

Quante volte ho sognato questo giorno!

Quante volte ho sognato di vivere questo giorno: il giorno dei giorni, direbbe Ligabue. E sono curioso anche di vedere come i mercati risponderanno. Perchè è lui che comanda, non i giornali o i rumors. Vi do qualche spunto per delle letture interessanti presso due meravigliosi blog che seguo costantemente:

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lunedì 8 settembre 2008

La morte del capitalismo è vicina

Forse dopo tanti anni che tutto il mondo economico ha screditato un certo Marx, che vedeva un inesorabile fine per il capitalismo moderno, è ora di prendere un po' più sul serio le sue pur sempre attuali tesi. E sì, perchè se noi ci piangiamo addosso per Alitalia e per il nostro pesantissimo debito che ci portiamo sulle spalle, là, nel far-west americano non muovono nemmeno un sopracciglio per salvare e NAZIONALIZZARE alla Stalin i due amici Freddie e Fannie sobbarcandosi qualcosa come 200 miliardi di dollari (poco meno del 10 % del nostro debito pubblico!). E poi siamo noi i zimbelli del mondo. Aveva forse ragione Putin anni fa quando disse: "I gulag rappresentano uno dei momenti più brutti della storia russa, ma non accettiamo lezioni da coloro che hanno sgangiato la atomica su Yiroshima e Nagasaki."? Tutto ciò per dire: coloro che credono di impartire lezioni al mondo non sono molto meglio di altri. E' poi c'è anche da notare una cosa: la NAZIONALIZZAZIONE è avvenuta sotto una presidenza REPUBLICANA e vicino alle elezioni: questo è un fatto che deve far pensare ancora di più dell'intera vicenda!
Leggete questo importantissimo post tratto da http://diariodellacrisi.blogspot.com/
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venerdì 5 settembre 2008

E la storia si ripete....

Ma guarda te! Pochi lo avranno notato, ma ciò che è successo a Maggio si è prontamente ripetuto ieri??? E siete riusciti ad individuarne la causa? Beh, oltre ai dati che effettivamente hanno colpito il mercato, con le richieste di disoccupazione che ora si avvicinano alle 500.000 unità, ieri ha parlato anche Trichet, che ha confermato i tassi europei al 4,25%.

Ma non era stato il Maggio scorso che dalla decisione di aumentare i tassi, i mercati hanno avuto una fortissima correzione? E non è che la decisione di ieri, supportata da nuove preoccupazioni per un immininente recessione, riporti gli indici mondiali a nuovi minimi? Che ci "fosse bisogno" di un nuovo minimo era già annunciato da tutti, anche dal sottoscritto.... era solo questione di tempo: e ora aspettiamo!
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giovedì 14 agosto 2008

Chi vuole azzoppare la Cina?

L'analisi grafica la tratteremo dopo. Quello che a me importava analizzare oggi sono le ragioni per cui nel giro di nemmeno un anno la Cina è diventata da “nuova frontiera economica ” a “uno stato fermo con costi produttivi molto maggiori di suoi diretti concorrenti”. La sento e le sentirete anche voi sotto molte salse questa frase, ma io non riesco proprio ad avallarla. Sia chiaro, la Cina non mi è per niente simpatica, ma gli riconosco almeno che ha saputo “shockare” il mondo in poco più di un decennio, cose credo che mai in ambito economico siano successe in tempi così tempestivi. Per questa importante ragione, dunque, non vedo il perché condannare già morta e sepolta una delle regioni “forse” con più possibilità di apertura economica e democratica. La Cina, dopotutto, possiede un vastissimo mercato interno che non è ancora sfruttato! È giusto ricordare che la fortuna cinese è arrivata non dai consumi del proprio popolo (due volte l'Europa o più?!?!?) bensì dalle esportazioni di beni di consumo che noi europei e americani richiedevamo. Non per niente la Cina, con il presentarsi di un reale rallentamento americano, e ora europeo, ha ridotto di quasi il 3 % il suo pil, a circa il 7,5% (l'anno scorso mi sembra aggirasse attorno ai 10 punti percentuali). Dopotutto, il forte ribasso ( conseguenza anche della bolla speculativa) è stato uno dei primi sintomi del rallentamento dell'export più che del Pil. Ma ora, la Cina deve mettersi in testa, che se vuole riprendere a crescere, forse più “lentamente”, ma costantemente, deve obbligatoriamente puntare sul proprio mercato interno, che, se facciamo un analisi abbastanza superficiale, sembra stia andando in mano agli europei e americani, che conoscendo già in maniera approfondita le economie di mercato riconoscono l'importanza di un mercato in forte espansione e sanno coglierne i frutti prima di chiunque altro.


Ora però viene il momento del grafico (dell'hang seng), insindacabile per commenti e opinioni. Partiamo da un fatto: siamo entrati in bear market da parecchio tempo. Dunque, la tendenza generale è ribassista. Ora i corsi si sono incastrati in un triangolo con tendenza ribassista che effettivamente mi ha beffato perché quando ha tentato anche solo di avvicinarsi, la velocità e il macd hanno invertito fortemente al ribasso, mentre il sentiment è rimasto stabile. Oggi, però, mi sono accorto di una figura quasi completata che prospetta tutt'altro scenario che settimane fa avevo ipotizzato: si sta creando (ed ultimando) un chiaro testa spalle ribassista partito dai primi mesi del 2007. La figura in questione, dunque, non è riferita al breve periodo, ma anzi sembra annunciare altri fortissimi crolli. Se infatti si avverasse lo sfondamento del collo o neck-line (area 21.000-21.110 circa) in maniera decisa, non tipo “una toccata e via”, gli obbiettivi più che realistici sarebbero in zona 7.700-7.800!!!! Allora forse hanno ragione quei analisti che, come detto prima, annunciano non dico la fine, ma un forte rallentamento dell'economia del dragone? I grafici ora sembrano dire che è più che plausibile una evoluzione in tal senso dello scenario, ma per esserne più certi bisognerà aspettare ancora qualche settimana.


Ma ora una domanda sorge spontanea? Se la Cina si “ferma”, noi il bottom della crisi, come ha recente detto l'amministratore di Unicredit, lo abbiamo già toccato, o Profumo si sbaglia???

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martedì 15 luglio 2008

Aggiornamento oil (non servirebbe)

Non servirebbe! Ma comunque ho ripreso in mano il grafico del wti oil e continuo di nuovo a confermare le previsioni di molti post fa (1,2).


grafici titoli gratuiti da it.advfn.com

Questo grafico, il più spartano e pulito possibile, ci fornisce una serie di dati che inequivocabilmente mostrano la bolla speculativa che è nata quest'anno. Guardate i volumi. Seguono di pari passo i massimi del wti: i massimi del petrolio coincidono con i massimi dei volumi. E poi, confrontate i volumi rispetto solo a 6 mesi fa (gennaio 2008). Di quanto si sono moltiplicati? Esponenzialmente!!! Dunque occhio, la bolla non morirà ora, credo che per fine settembre-ottobre, in concomitanza con le elezioni presidenziali americane e la possibile (90%) decisione dell'Opec di aumentare la produzione la bolla scoppierà (in concomitanza con la ripresa dei listini, come l'analisi ciclica sembra confermare). Rimarco ancora che le trend-line plottate sul grafico saranno ottimi indicatori di perdita di Momentum.

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lunedì 14 luglio 2008

E la cina??

In questi giorni, per problemi alla mia connessione basata su ponti radio, sono stato incapace di connettermi a internet e dunque di aggiornare il blog. Potrebbe succedere anche i prossimi giorni perché i tecnici devo ancora venire fuori.

Quest'altra brutta settimana è passata e ora ci apprestiamo a vedere come il mercato testerà i casi Fanny may e freddie mac, più un vero proprio exploit di Indymac bank, banca "fallita" appena 3 giorni fa.
Come a marzo con il caso Bearn stearn, la Fed e il governo americano aiuteranno (lo hanno già affermato) le prime due società (a chi interessa Indymac???), e un rimbalzino, secondo me corposo, ci starà! Poi, la picchiata verso nuovi minimi ci sarà per settembre-ottobre, che coinciderà con i massimi del petrolio.

Oggi, guardando i miei grafici, ho notato un hang seng molto pimpante. La velocità e lì lì per svoltare sopra lo zero, mentre il macd è già fortemente positivo. Che sarà effettivamente ora di un rimbalzo?


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mercoledì 9 luglio 2008

Il presidente parla... ma Alitalia è sempre là!!

La politica, quando deve intervenire in ambiti economici, ha sempre fatto seri danni. Poi, qualche anno fa, si presentava in campo un imprenditore che vedeva un italia diversa, un italia-impresa (a suo servizio, perché lui ne divento presiedente ed amministratore delegato per diverse annate), e in quel momento solo lui sembrava essere in grado di guidarla.

La storia la conosciamo tutti. Silvio Berlusconi come politicante non lo ho mai apprezzato. Specialmente quando con le sue promesse di un Italia grande a capo del g8 (presto ci usciremo), senza tasse e con una giustizia giusta (per chi?) illudeva e illude ancora coloro i quali che non capiscono nulla di economia e che non sanno che, per esempio, l'Italia ha il terzo debito pubblico al mondo.

Dopo questo incipit, per così dire, di sfogo, volevo rivedere e rivivere una questione importantissima che questo governo si era impegnato a risolvere e che ora, grazie alla mossa delle riforme della magistratura i grandi media hanno offuscato: L'AFFARE ALITALIA.


Siccome l'Italiano medio (ci rientro anche io) ha sempre una memoria corta, e questo i poteri forti lo sanno, ripubblico alche frasi enunciate dal nostro presidente del consiglio Silvio Berlusconi, riguardo l'affare Alitalia di non più di 3 mesi fa!

  • Berlusconi: «Salvare Alitalia e Malpensa»Il leader del Pdl: «Veltroni dovrebbe temermi. Io mi impegnerò a non ripresentarmi più»

Corriere della Sera, 5 marzo 2008

  • Berlusconi: Alitalia, prestito ponte

    Il leader del Pdl e il premier Romano Prodi si sono incontrati a Palazzo Chigi per discutere della vicenda Alitalia e Silvio Berlusconi ha chiesto un prestito-ponte perchè “una cordata di imprenditori italiani” possa inserirsi nella trattativa sulla compagnia.
    20 marzo 2008 alle 13:13 — Fonte: tgfin.mediaset.it

  • Alitalia, Berlusconi: «Mi impegno io.
    Nuova cordata in pochi giorni»

    Il leader del Pdl «Il prossimo premier, cioè io, dirà un secco no ai francesi». Veltroni: «La cordata si faccia avanti subito»

Corriere della Sera, 22 marzo 2008


  • Il ministro dello Sviluppo economico parla della compagnia di bandiera. "Stiamo parlando di un'azienda che è sull'orlo del fallimento"

    Alitalia, il governo chiede sacrifici. Scajola: "E' crisi, ci saranno tagli"


La repubblica, 2 luglio 2008



Mi sono limitato a segnalare quelle più significative, potrei riempirci un blog di frasi e frasi. Frasi, fino ad adesso, solo queste ho sentito, frasi su frasi. Ma se si leggono bene "le frasi", io almeno, giovane studente a cui hanno insegnato che una frase detta da una persona ne identifica l'identità, ho riscontrato una notevole divergenza di visone economica che il nostro primo ministro possiede. Una cosa per conto mio allucinante, visto quanto predica il nostro "Silvio" a favore del libero mercato, mentre critica aspramente i massimalisti e i marxisti.
Ma andiamo per punti.

  1. Lui critica il concetto assistenzialista dello Stato, ma è stato lui, non Prodi a richiedere il prestito ponte patrimonializzato. Lui, che si vanta di aver creato un capitale di società e imprese, che pur di non far fallire una SUA società, Alitalia, richiede il conto a me. Oltre al libero mercato, il capitalismo si basa anche sul fallimento, massima espressione di libertà economica.
  2. Anche lui, attraverso l'impegno dei suoi figli, si era impegnato a "sacrificarsi" per una buona causa e investire in Alitalia. Ma presidente, mi faccia il piacere. Un qualsiasi capitalista ferreo o un qualsiasi grande investitore non butterebbe un centesimo su una società così. ma è lei che me lo insegna, e adesso lei distribuisce soldi, così, tanto! Li metta in finanziaria i soldi che aveva promesso alla nuova cordata che almeno finanziamo le case sociali per coloro che non se le possono permettere.
  3. La cordata cammina ancora su una cordina. Premessi i concetti di prima, voglio vedere chi tira fuori "i gettoni" made in italy per riprendere in mano Alitalia.... ma mi faccia il piacere.
  4. Poi non tiratemi fuori i discorsi dei licenziamenti. Lo stesso ministro Scajola ha detto che "serviranno sacrifici molto duri". Ma quando Berlusconi critico Airfrance per i forti tagli del personale, lui che diceva???? Scommettiamo una cena di pesce che la nuova cordata attuerà un piano cge prevederà il doppio dei tagli? E tutto questo per cosa? Per potere andare ad urinare a 10.000 metri di altezza in un water made in Italy? Ecco, forse è l'unica soddisfazione che una soluzione simile potrebbe portarmi.
Bilancio Alitalia 2007

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giovedì 3 luglio 2008

Un altra notizia non male!!!


Testo tratto dal sito effedieffe.com, sezione economia. Un sito tutto da scoprire e da leggere con molta concentrazione



Il FMI controllerà gli Stati Uniti

Maurizio Blondet 02 luglio 2008

Quando uno Stato è incapace di tenere i suoi conti in ordine, accumula debiti su debiti con le banche estere, ed è vicino all’insolvenza, di solito riceve la visita di esperti del Fondo Monetario Internazionale. Questo ente sovrannazionale, nato a Bretton Woods, gestisce la sanità del sistema monetario internazionale; può fornire ulteriori prestiti al Paese rovinato, ma come contropartita, può imporre durissime «ricette di risanamento», che vanno dalla svalutazione della moneta nazionale, alla «privatizzazione» o vendita di «attivi» nazionali (miniere, ad esempio), a tagli della spesa pubblica giudicata improduttiva (secondo i creditori). Praticamente, il Paese è sottoposto a gestione controllata e a pignoramento.

Accade, per lo più, che ricevano la visita del FMI piccoli Paesi africani, o di nessun peso politico. È accaduto all’Argentina. Accade all’Italia, per via del nostro immane debito pubblico.

Ma non è mai accaduto che i revisori del Fondo Monetario bussassero alla porta di Washington: non foss’altro perchè Washington è il principale «azionista» del Fondo, di cui detiene con Londra (i due vincitori della seconda guerra mondiale)
il 60% delle quote.

Stavolta invece accade, e ne dà notizia lo Spiegel: il Fondo Monetario «ha informato» Ben Bernanke, il governatore della Banca Centrale USA (Federal Reserve) che intende procedere a un esame generale del sistema finanziario USA. Il consiglio direttivo ha decretato quello che chiama un «Financial Sector Assessment Program» delle finanze americane. Sarà, scrive Der Spiegel, «nè più nè meno che una radiografia completa del sistema finanziario USA».

Per consentire la valutazione (assessment), «la Fed, la SEC (l’ente di controllo della Borsa), le maggiori banche d’investimento, le banche emettitrici di mutui e i fondi speculativi (hedge fund) saranno richiesti di mettere a disposizione documenti riservatissimi al gruppo FMI. Si chiederà loro di rispondere alle domande che saranno poste durante le ‘interviste’ (ai responsabili). I loro software bancari saranno sottoposti a cosiddette ‘prove sotto stress’ (stress test), ossia a simulazioni di scenari ‘del caso peggiore’ (worst-case), simulanti cioè gli effetti a cascata di fallimenti di altre grandi istituzioni finanziarie o di un prolungato declino del dollaro».

La conclusione: «Mai nessun governatore della Federal Reserve nella storia americana è stato obbligato a sottoporsi alla umiliazione che attende Ben Bernanke».

Una umiliazione che il presidente Bush, aggiunge Spiegel, è ben deciso ad evitare: tanto che ha concesso sì al Fondo Monetario di cominciare la revisione, ma con la condizione che non la finisca prima che lui abbia lasciato la Casa Bianca. Con le conseguenze dei suoi anni di follia monetaria e spese folli, se la vedrà il prossimo presidente.

Ancora Der Spiegel: «Quando il rapporto finale del FMI sul sistema finanziario USA sarà completato nel 2010, e certamente farà scalpore a livello internazionale, una sola delle persone oggi in posti di responsabilità sarà ancora sulla sua poltrone: Ben Bernanke».

Inutile sottolineare ch la libera stampa americana non riporta questa notizia; e nemmeno quella europea s’è mostrata desiderosa di riprendere lo scoop di Spiegel. Noi (che non leggiamo il tedesco) abbiamo trovato l’informazione sul quotidiano «The Age», della lontana Australia.

Che si abbandona a qualche sarcastico commento: immaginate, dice, se la Banca Centrale australiana avesse fatto come quella americana. Se, preoccupata che i suoi amici a Sidney, che hanno nuotato tutta la vita nell’oro, fossero falliti e non potessero più permettersi i loro lussi, e perciò – avendo il potere di intervenire sui mercati – facesse proprio questo per salvarli.

Immaginate una Banca Centrale che entrasse nei mercati a comprare azioni allo scopo di sostenere le demenziali scommesse dei banchieri – scommesse che la Banca Centrale per prima ha incoraggiato fornendo i banchieri di denaro a bassissimo costo.

E non basta: immaginate la nostra Banca Centrale che promette a quei profittatori di fornirli di altri miliardi di dollari a credito, con l’argomento che sono troppo grossi e importanti per l’economia per lasciarli andare in fallimento.

E infine, immaginate se, nonostante l’immane quantità di miliardi di dollari spesi a rastrellare azioni dei loro complici, a cui hanno dato accesso per giunta a somme enormi, il sistema continuasse a precipitare; sicchè la Banca Centrale annuncia che ha bisogno di più grandi poteri e di ancora più segretezza per aggiustare le cose.

Se questo avesse fatto la Banca Centrale australiana (o di qualunque altro Paese), da molto tempo avremmo i revisori dell'FMI a martellare a pugni alla porta nostra. Ebbene, è esattamente quello che ha fatto l’autorità centrale americana. E finalmente, il FMI bussa anche alla sua porta. Era ora.

Ed è anche, aggiungiamo noi, il segno più chiaro del destino storico degli Stati Uniti. Il più grande debitore della storia del mondo non può più esercitare la «sovranità monetaria» nel modo arbitrario in cui l’ha fatto negli ultimi trent’anni. Ora, i creditori mandano il loro agente pignoratore.


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sabato 28 giugno 2008

Parlando dell'euribor


Dalle ricerche che molti di voi fanno su internet e che inconsciamente arrivano al mio sito, ho notato un forte interesse per uno degli indicatori economici più conosciuto anche dai non addetti ai lavori: l'euribor. Ne avevo parlato già parecchie settimane fa (vedi articolo del 25 Aprile) e ne ho anche inserito un link al suo grafico in continuo aggiornamento.

Ora proviamo a vedere, sempre con l'ausilio del grafico dell'euribor 3month (3 mesi) l'andamento che ha avuto, e proveremo ad ipotizzare una proiezione dell'andamento per i mesi prossimi futuri.

Grafici concessi da EURIBOR-RATES

Il grafico qui a fianco mostra l'andamento che l'euribor ha avuto dal 1999 ad oggi. Si notano essenzialmente due particolarità:
  • Due picchi molto forti in area 5,00 nel giro di 7 anni, che coincidono tra l'altro con i maggiori periodi di crisi finanzieri dell'ultimo decennio
  • Un fortissimo calo tra il 2001 e il 2003 che ha riportato i tassi al 2,00.

Ora il tasso di sconto ufficiale europeo è fermo ormai dal 13 Giugno del 2007 al 4 %, ma se guardiamo più attentamente gli ultimi dodici mesi, notiamo che l'euribor ha sempre scontato uno spread sempre maggiore al valore fissato dalla Bce, che ad oggi si aggira a (+1,00 di spread). Ecco qui a fianco un grafico che dovrebbe spiegare meglio la situazione.
Il 3 Luglio prossimo, la bce dovrà decidere se mantenere i tassi fermi o, nel caso in cui voglia limitare l'inflazione, alzarla di un minimo di 25 pb (0,25 %). Secondo il mio modestissimo parere e le mie limitate conoscenze, la Bce sarà obbligata ad alzare il Tasso ufficiale di Sconto. Obbligata nel senso che è il suo stesso statuto che gli impone di proteggere il potere d'acquisto dell'euro e lottare contro l'inflazione che in questo ultimo periodo ha nemici da non sottovalutare (bolla sul petrolio, materie prime, ...). Questa decisione avrà notevoli riflessi sull'intera economia europea e sugli stessi indici, perché questa mossa contribuirà a continuare il forte rafforzamento dell'euro, che di fatti strozzerà i ricavi di molte aziende e società europee. Dunque, detto questo, credo proprio che la prossima settimana la bce alzerà i tassi per dare un forte segnale simbolico ai mercati, e fino a che una delle cause dell'inflazione importata che stiamo subendo (petrolio che scoppierà a breve, alimentari e risorse agricole in generale) si affievolirà, la bce non opererà in direzione di una politica economica espansiva.

giovedì 26 giugno 2008

Un sincero ringraziamento

Sfrutto questo piccolo post di oggi per porre i miei più sentiti ringraziamenti al nostro "adorabile promotore di quartiere", il dott. Moretti, che, prima di essere una persona competente in campo economico, si è mostrato un uomo aperto anche a questo piccolo e insignificante blog che ogni tanto tenta di trovarsi un qualche angolino nei meandri di internet.
Grazie ancora per il suo affetto e per il lavoro del suo team di Hypertrader (saluto cordialmente anche Alex Bertolino e la mitica Margot)




Davide Arsego



martedì 10 giugno 2008

Petrolio: aggiornamento bolla speculativa


Se non hai riletto la mia previsione, clicca qui.

Si conferma la visione esposta il 22 maggio. Dopo il ritracciamento avvenuto in zona 122 dollari, il wti ha ripreso prepotentemente la salita. Ora l'obbiettivo è sicuramente superare i massimi della scorsa settimana con target per luglio intorno ai 160 dollari?


Altro che greggio quotato e venduto in euro....

(ANSA) - DUBAI, 10 GIU - Accordo per la creazione di una banca centrale dei Paesi del Golfo entro il 2009, ma la moneta unica arrivera' dopo il gia' annunciato 2010.
L'accordo siglato a Doha dai governatori delle banche centrali di Arabia Saudita, Qatar, Kuwait, Bahrein, Emirati Arabi Uniti e Oman prevede per la nascita della banca centrale l'approvazione dei ministri delle finanze a settembre e il sigillo sulla stesura finale dei governanti a novembre.

giovedì 22 maggio 2008

Petrolio: è bolla speculativa!!!




Oggi volevo dare un occhiata abbastanza tranquilla alle quotazioni del wti oil. E' ormai evidente che l'andamento ha assunto un trend insostenibile, ma secondo il mio parere sarà in grado di tenere ancora per diversi mesi, minimo 2.






GRAFICO grafici titoli gratuiti da it.advfn.com

Dunque, secondo le mie previsioni, si avrà un ritracciamento sui 120-125, da cui poi partirà le definitiva ed ultima tirata a 160 dollari?????

sabato 3 maggio 2008

Un pò di analisi fondamentale - APPLE

Da oggi vorrei cominciare ogni tanto ad esaminare, dal punto di vista fondamentale, diverse azioni di dimensioni mondiali, quotate principalmente in Usa. Le mie analisi servono essenzialmente come cartina tornasole per verificare le "mie abilità", e dunque non invito nessuno a seguire le mie indicazioni, anche perchè i dati che utilizzerò sono forniti da un sito americano, Motley fool CAPS, e non ne ho mai verificato l'autenticità.
La società disegna, produce e vende pc e relativo software, hardware, periferiche e soluzioni di rete.
VOTO DEI CAPS: 4SU5

La società presenta negli ultimi 5 anni una crescità stabile dei ricavi che si aggira sul 35 % annuo e già dalla scorsa trimestrale sembra possa continuare la sua incessante crescità. Anche l'utile per azione si presenta in costante crescita, e in previsione a 3 anni, si aggira al 50 %. Questi risultati sono stati raggiunti, grazie al notevole progresso tecnologico che la stessa azienda a percorso, dal primo Ipod all'attuale Iphone. Ora, grazie anche alla rinascita del marchio APPLE, i pc mac stanno riguadagnando una notevole fetta di mercato nei confronti di Microsoft, ma sarà in grado di mantenerla?
Dopo aver analizzato i tassi di crescità, analizziamo il valore che l'azione-società rappresenta. Il price-book value si aggira al 9, cosa che dovrebbe mettere subito in allarme, perchè indica una notevole sopravalutazione del titolo. Il roe è abbastanza soddisfacente (15%), mentre ottimo è il Roi, con il 25 %. Dal bilancio mostrato nel sito, APPLE non presenta indebitamento, e ciò indica una ottima possibilità di crescita, visto anche la progressiva crescità di cassa che è incessantemente cresciuta fino a raggiungere i 10 miliardi di dollari, equivalente a poco meno di un terzo di tutto il suo attivo. L'equilibrio patrimoniale, poi, è perfetto, perchè l'attivo a breve copre di ben due volte gli impeghi a breve. Quest'ultimo dato è un sintomo di grande esperienza manageriale.
Che dire: la società è solida e sapra far fronte alla prossima durissima recessione in arrivo e credo proprio che dopo questo periodo di svalutazione generale delle quotazioni, APPLE si presenterà a sconto come mai prima.
Davide Arsego

venerdì 25 aprile 2008

Ma l'euribor???

Grafico gentilmente concesso da http://kurse.banking.co.at

Attenzione: guardando la relazione dell'euribor dello scorso anno, si è notato che dai picchi di dicembre si ha avuto una caduta verticale che (a parer mio inspiegabilmente, se qualcuno sa spiegarmelo, grazie) ha accompagnato la stessa caduta di gennaio delle borse mondiali. Ora, però, la ripresa forte dell'euribor c'è stata è stiamo andando a sfidare i vecchi massimi di 5 mesi fa (al 25 aprile il valore dell'eurbor è al 4,75%; il grafico continuerà ad aggiornarsi giorno per giorno). Se è vero che la storia si ripete.....