giovedì 29 ottobre 2009

Gli Usa crescono, ma come stanno crescendo?

ATTENZIONE: DATI RIVISTI AL RIBASSO DAL BLS. I DATI ANALIZZATI FANNO RIFERIMENTO SONO PRE-REVISIONE

Gli Usa, oggi, hanno presentato i dati del terzo trimestre (fonte Bloomberg), che hanno evidenziato una crescita del 3,50% per il semestre giugno-settembre rispetto a quello precedente. gdpIl pil usa non cresceva da ben un anno: era infatti dal primo trimestre del 2008 che l’America non cresceva più e si addentrava nella più severa recessione del secolo.

Vediamo ora se riusciamo a recuperare alcuni dati più significativi per vedere se il dato di questo trimestre può darci maggiore attendibilità.

CONSUMI PERSONALI

consumi persI consumi personali, dopo essersi stabilizzati intorno ai 10.000 miliardi di $, ha ripreso a crescere. Certo, la crescita è stata drogata dai vari stimoli e incentivi agli acquisti di beni durevoli e non. Infatti, se guardiamo al prossimo grafico, appare evidente che la maggiore crescita nei consumi ha interessato i beni di consumo durevoli. Bisogna comunque sottolineare che tutti i tipi di consumi hanno registrato una variazione positiva, cosa che fa ben sperare…consumi 

INVESTIMENTI

In America, gli investimenti, seguendo ormai il trend di recupero iniziato il secondo trimestre, registrano variazioni positive.

investimenti

Logicamente, sono gli investimenti residenziali ha registrare la maggiore variazione ( + 23%), sempre come conseguenza degli sconti fiscali offerti dal governo americano. Per capire meglio cosa si intenda per “residential investment”, date una occhiata alla definizione data dalla Bea:

“Investment in residential structures consists of new construction of permanent-site single-family and multi-family units, improvements (additions, alterations, and major structural replacements) to housing units, expenditures on manufactured homes, brokers'commissions on the sale of residential property, and net purchases of used structures from government agencies. Residential structures also include some types of equipment that are built into residential structures, such as heating and air-conditioning equipment.”

IMPORT & EXPORT

Ultimo appunto, anche questo molto interessante, è la conferma che, drogata o no, l’America ha cominciato a consumare. Infatti, dopo un notevole miglioramento della bilancia commerciale durante questa crisi, le importazioni hanno ripreso ad un ritmo più ampio rispetto alle esportazione.

import

La bilancia dei pagamenti sarà un osservata speciale per rendersi conto dell’evoluzione dell’economia americana e dei diretti fornitori di beni di consumo (Cina in primis).

mercoledì 28 ottobre 2009

Anche la Norvegia si accoda

Anche la Norvegia alza i tassi dall’ 1,25 al 1,50%. E’ il primo paese europeo ad operare un rialzo dei tassi, aggiungendo, nello statement, che

“It appears that unemployment over the next few years will remain lower and wage growth somewhat higher than previously projected,” the bank said in a statement. This suggests higher inflation, indicating that the key policy rate should be raised somewhat more rapidly than previously projected. The key rate will average 4.25 percent in 2012, compared with a June forecast for 3.75 percent”.

E ditemi se è poco…

tassi norvegia

Fonte Bloomberg

domenica 25 ottobre 2009

Leading indicators

In questi giorni sono usciti molti leading indicators che ora vi pubblico su questo post.

Il primo è il leading indicator degli Usa, calcolato dall’ente americano Conference Board, che già dal titolo sottolinea che l’indicatore a settembre 2009 ha già segnato il sesto progresso consecutivo.lei

Infatti nel comunicato, si sottolinea che “the LEI’s six-month growth rate has improved to its highest pace since 1983”, e che solo i dati sull’occupazione e sul settore immobiliare hanno segnato un dato negativo. Non sono comunque cadute sostanziali di queste ultimi due settori, che di fatto hanno contribuito pesantemente a questa crisi, ma che ad oggi sembrano in fase di consolidazione (vedi prospetto qui sotto).

PROSPETTO ANDAMENTO SETTORI NEGATIVI DEL LEI, SEPT 09

(mar/set 2009) Occupazione, ore lavoro.                     (hours) 39.4 39.6 39.4(min Mag 09) 39.5 39.9 39.9  39.8

(mar/sett 09) Permessi di construzione abitazioni                  (thous.) 511 498 (min Apr 09) 518 570 564 580 573 (set 09)

E ora guardiamo come si è mosso il nostrano €-coin, pubblicato dalla Banca d’Italia, che segue l’andamento economico europeo.ecoin

Anche qui si vede il chiaro recupero e con il dato di settembre ha superato quota “zero”, dato che secondo la stessa Banca d’Italia “suggests that the recession in the Euro Area economy may be coming to an end. “

Peccato non si possano recuperare i dati analitici, ma l’utilità e l’efficacia di questi tipi di indicatori credo sia assoluta, basti vedere l’andamento che cominciò ad avere all’inizio del 2008.

sabato 17 ottobre 2009

Produzione industriale… confronti

ind usa

Ieri l’annuncio della Federal Reserve riguardo la produzione industriale americana ha rimarcato quello che ormai tutti continuano a ribadire e che si può dare già per assodato: il periodo più buio per ora è alle spalle.

E’ infatti il terzo mese consecutivo che la produzione industriale segna un aumento percentuale rispetto alla rilevazione precedente e, lentamente, ha fatto allontanare dagli abissi la variazione annuale, che per ora si attesta al –6,08% rispetto al dato rilevato a settembre 2009 (il picco più basso si è raggiunto a giugno 2009 a –13,28%; vedi grafico a lato).

Anche in Italia la notizia della forte ripresa industriale a rafforzato l’opinione di quei economisti che credono in una vicina uscita dalla recessione globale. Il dato del +7% su base mensile ad Agosto ha fatto rumore in Italia, e anche il governo ha pesantemente sottolineato il dato indicando lo sforzo svolto al fine di uscire dalla più grande recessione dell’ultimo “secolo”.

Ma mi è sorta una domanda: noi cresciamo del 7% e l’europa di pochi decimi percentuali, come è possibile? Allora a questo punto ho raffrontato la variazione percentuale anno su anno della nostra nazione con la grande superpotenza americana, ponendo come punto iniziale di confronto il gennaio 1992. Questo è il risultato.

aaa I dati sono, come mi aspettavo, molto più veritieri dei tanti articoli giornalistici che sottolineavano la superba performance della nostra industria nazionale. Se infatti allarghiamo il nostro spettro, risulta evidente che la nostra industria, fino alla bolla internet ( e l’attacco alle torri gemelle) ha, in certi casi, anche superato l'America con tassi di crescita nettamente superiori. Ma poi, come la stessa industria Usa, non ha più avuto tassi di crescita straordinari ( tassi di crescita che si sono trasferiti in Cina e in tutte le altre economie emergenti) e nel momento più scuro di questa crisi, il sistema industriale italiano ha di gran lunga più sofferto rispetto alle industrie di zio Tom. Ora, certo, il più sette per cento è un gran dato, ma se partivamo da molto più basso….

martedì 6 ottobre 2009

L’Australia alza i tassi!

L’Australia è la prima nazione di un certo peso che comincia ad alzare i tassi e le speranze di una ripresa economica a livello globale. Fonte Bloomberg

tassi uasd

L'Australia, nei primi due trimestri dell’anno, è cresciuta del 0,4 e dello 0,6% e oggi comincia ad alzare i tassi, sottolineando come la sovraperformance rispetto le altre nazioni del g20 si sta realmente realizzando, come se fosse una mossa per allontanarsi da quei paesi “sviluppati” che hanno di fatto creato questa crisi.