E’ noto ormai che la più grande bilancia commerciale positiva al mondo (export meno import ndr) è proprio quella cinese. Ed è altresì noto che la grande portata della bilancia commerciale è generata anche dalle politiche valutarie di Pechino, al fine di mantenere lo Yuan competitivo e favorire l’export. Però, negli ultimi periodi sono cambiati gli scenari di fondo.
In tempo non sospetto infatti già vi parlai della questione Yuan per la Cina. E qui vi riporto qualche estratto:
Se vi prendete la briga di andare a dare un occhiata all'andamento del cambio [link], vi rendereste conto che lo Yuan si è rivalutato del 3,14%, niente male per una politica di tassi di cambio che fino a pochi mesi fa era ufficialmente fissa.Poi, rispetto a sei mesi fa c'è una nuova nube che si muove sopra Pechino: quella nube scura è l'inflazione […] Quindi, visto questo altro scenario che è venuto a crearsi, la rivalutazione dello Yuan sembra avere ancora più senso.
Partiamo quindi da un dato di fatto. La rivalutazione è cominciata lo scorso giugno (2010) e infatti, a 6 mesi i risultati sull’export si sono visti. Il tasso di crescita infatti si è tendenzialmente contratto.
Quindi l’export si contrae, ma dall’altra parte l’import riparte. Tutto ritorna nella logica del discorso che sviluppavamo prima. Più rivaluto la mia valuta, più sono competitivo come consumatore, e quindi consumo di più sul mercato globale.
Quindi, ecco come la bilancia commerciale si presenta allo stato attuale.
La riduzione che si presenta è forte, e si è sviluppata negli ultimi 3 mesi, mesi in cui l’export si è fermato e l’import invece è ai massimi storici.
La riduzione che si presenta è forte, e si è sviluppata negli ultimi 3 mesi, mesi in cui l’export si è fermato e l’import invece è ai massimi storici.
Però ho voluto fare di più! Avendo un database di dati di qualche anno, li ho elaborati e ne ho ottenuto una proiezione valida per l’intero 2011 che potete vedere qui sotto.
Continuando con le attuali tendenze, per fine anno la bilancia commerciale sarebbe “strutturalmente (*)” nulla. E una Cina con un bilancia strutturalmente nulla è una nuova Cina. Una Cina cioè che da esportatore diventa consumatore (anche del nostro Made in Italy, ovvio!) e quindi contribuisce a quel ribilanciamento mondiale che Obama invoca da ormai i primi giorni del suo insediamento.
Quindi le nostre aziende orientate all’export, se le tendenze in atto saranno confermate, dovrebbero ottenere degli importantissimi benefici. Ora solo pechino può fermare questa tendenza: fermerà la rivalutazione o la farà proseguire?
[La metodologia di calcolo della proiezione è un po’ complicata e non voglio dilungarmi sull’argomento. Se qualcuno fosse interessato, mi lasci un commento e provvederò in un nuovo post ad approfondire.]
(*)Si intende contestualizzando il dato della bilancia in una situazione di normale crescita economica, non in periodi di forte instabilità economica, come gli inizi del 2010.
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