lunedì 14 febbraio 2011

Debito pubblico, fabbisogno e saldo primario - Dicembre 2010 -

Che il debito pubblico italiano cresca incessantemente da anni non serve sottolinearlo. Però è d’obbligo tenerlo sotto osservazione, visto che rappresenta almeno per l’Italia la più importante macro-variabile che influenzi l’economia e la politica italiana.Note

E oggi la Banca d’Italia con l’ultimo bollettino ci aggiorna sulla situazione in cui si è chiuso il 2010. Questi i dati comunicati:
  1. Debito a circa 1.843 miliardi di euro (-26 mld rispetto a novembre 2010, ma è un effetto stagionale che si ripete sempre).
  2. Nell’arco del 2010, il debito è aumentato di 82 mld di euro, registrato un aumento del 4,45%.
Il grafico sopra riassume tutto ciò che ho elencato nei due punti. Interessante però è osservare la variazione annuale (linea arancione). Nel periodo post-picco (della crisi finanziaria), il tasso di crescita annuo è tendenzialmente diminuito (ne avevamo già parlato nello scorso post) e la speranza è che almeno continui. Almeno un’analisi prettamente statistica suggerirebbe un tale scenario.
Sempre oggi poi sono usciti anche i dati sul fabbisogno di dicembre. Così ora siamo in grado di analizzare il dato annuale e confrontarlo con gli anni passati.
Note1
Anche qui gli spunti sono tantissimi. In prima istanza la spesa pubblica è in diminuzione. Certo, una diminuzione non colossale (3%), ma che rispecchia le intenzioni del ministro Tremonti di limitarla. Nel contempo, però, la crisi ha avuto un forte impatto sul lato delle entrate (solo tributarie). Dal 2008 infatti sono calate del 3,6%. Una sorta di correzione che appare proporzionale alle uscite.
Ultimo aspetto, che è interessante osservare, è l’andamento del saldo primario*. Tale saldo rappresenta la differenza tra le entrate tributarie e la spesa pubblica che ogni mese è pubblicata sul sito della banca d’Italia [LINK]
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Il forte miglioramento è visibile ad occhio nudo! L’attuale livello di disavanzo combacia con quello di settembre 2008, proprio nel periodo in cui Lehman Brothers fu fatta fallire. Un miglioramento di tale saldo dovrebbe attenuare la attuale “dipendenza da debito”. I giochi sono aperti e il saldo potrebbe migliorare ancora.

*: il saldo che viene qui mostrato non è la pura differenza tra entrate e uscite. Se così fosse stato i valori sarebbero apparsi troppo discontinui a causa della stagionalità. Per cui, ogni valore rappresentato è ottenuto dalla media (sia per le entrate che per le uscite) sui 12 mesi precedenti.

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