Per fortuna i 100$ che avevo ipotizzato come prezzo obbiettivo per il wti è rimasto ben lontano dagli attuali corsi. Dai 90$ delle scorse settimane il prezzo spot è calato fino a 84$, per poi ritornare agli attuali 87$ (per vedere aggiornato il prezzo del petrolio potere fare riferimento al widget c’è ho lasciato a lato del blog).
Fatto questo breve aggiornamento, vediamo invece come si sono comportate nelle ultime settimane le scorte in “terra americana”.
Dall’ultima rilevazione dello scorso post siamo a 11.945 migliaia di barili in più, registrando di fatto una forte sferzata al trend che era in atto; aprendo di fatto la strada ad un probabile rallentamento economico.
In effetti, il picco si era registrato proprio durante la settimana della “befana”, settimane in cui l’effetto delle festività natalizie in America avrà contribuito nettamente ai dati che stiamo analizzando. Ma da ormai un mese le scorte continuano ad accumularsi e il segnale che si sta inviando ai mercati non sembra che si sia ancora percepito in tutto il suo potenziale informativo.
Sono infatti 5 settimane che le scorte sono in continuo aumento e la tendenza sembra non sia destinata a invertire. Prova ne è anche il fatto che il prezzo spot, come ricordato prima, è calato di 3-5 $ nell’ultimo mese.
Quindi è verosimile che nei prossimi mesi un picco economico in America? Dai dati e da tutti gli analisti sembra che il boom “sia appena cominciato”, però…
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