Riscontro molto successo per i miei post sull’aggiornamento periodico sul debito pubblico (nell’ultimo mese ha coperto quasi la metà delle ricerche che hanno condotto al mio blog), per cui comincerò, con molta semplicità (anche perché su questi argomenti non ho proprio nozioni teoriche), ad analizzare il fabbisogno della nostra repubblica.
Questo è l’andamento storico delle entrate ed uscite pubbliche totali dello stato Italiano.Come era logico aspettarsi, i valori sono molto volatili, per cui ho deciso di correggerli con una media ad un anno. Ci sono parecchie cose da annotare, e come al solito proverò ad elencarle:
- Le entrate hanno raggiunto il picco ben 16 mesi (!) prima della spesa, precisamente verso il maggio del 2008, quando Lehman doveva ancora fallire per farci intendere… (e questo dice già tutto)
- Le entrate tributarie (questo il reale nome della serie della banca d’Italia) si sono solo stabilizzate negli ultimi 4 mesi, ma la loro ripresa per ora non si riesce a vedere (cioè Tremonti per ancora un 6-9 mesi non mollerà i lacci della borsa)
- Finalmente la spesa pubblica comincia a diminuire. Il piano varato lo scorso anno a maggio ha contribuito la riduzione della spesa, anche se, come dimostra il grafico qui sotto (è uno zoom degli ultimi 2 anni: la leggenda è identica, ma le medie risultano leggermente differenti per via del minor periodo di riferimento), la spesa ha cominciato a diminuire molto prima del varo della manovra correttiva, mentre le entrate, come detto prima sono rimasti stabili.
- Da osservare poi, che, se riteniamo abbastanza affidabile la media usata dal sottoscritto, è importantissimo rilevare che la spesa attuale si è ridotta ai livelli dell’inizio del 2008. Davvero un bel segnale, specialmente per i mercati, visto che la spesa è l’unica variabile che il tesoro può realmente controllare.
Voglio concludere però la mia analisi con una regressione di tipo politico. Non c’è nulla da commentare, il grafico parla da solo.
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