Sembra giusto riguardare, a molti post di distanza, come siano cambiati i due Lei delle due zone economicamente più sviluppate: gli Stati Uniti e l’Europa. Nel post dello scorso 16 luglio, provavo a scandagliare la possibilità di un forte rallentamento, ravvisato anche dallo stesso LEI. Sei mesi dopo, la situazione appare di molto migliorata, infatti in parte il LEI (riguardante la zona euro) si è smentito. Un piccolo estratto qui sotto:
“The LEI for the Euro Area reaccelerated in November and points to a continued expansion in economic activity during the first half of
2011. But, the strengths have not been very widespread. Downside risks still dominate the outlook, and the
planned government budget cuts will increasingly create a drag on growth.”
La situazione americana, dopo un sosta la metà dello scorso anno, ha ripreso a salire, visto anche la forte correlazione evidente che ha con l’andamento azionario. Sta di fatto che rimane un ottimo indicatore e per ora può l’elemento da segnalare è il guadagno di momentum, come indicato dalla nota del LEI Us:
“The four-month rise suggests the economy
now has some wind in its sails; however, it still faces some strong headwinds in the medium-term.
Overall economic activity is likely to continue to gain momentum in 2011”
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