La bilancia commerciale italiana secondo i nostri amati tg e commentatori italiani è sempre in negativo. Strano per una nazione che basa il suo pil per la gran parte sulle esportazioni, eppure la realtà è questa.
I dati dello scorso dicembre indicano la peggior bilancia commerciale dal 2009 (sicuramente anche da prima, ma lo storico a mia disposizione si ferma al 2009). In gennaio, si è notato un leggero miglioramento, ma la situazione rimane pur sempre negativa.
Però come sappiamo è la voce energia a pesare negativamente sulla nostra bilancia. Per cui penso sia utile evidenziare il peso di tale voce e tentare di depurare la bilancia da questo dato: questo è il risultato. Se quindi depuriamo la bilancia commerciale di gennaio (-3.306 mil di €) con il deficit energetico (1.599 mil di esportazioni energetiche e 7.401 mil di importazioni energetiche), ne risulta una situazione ampiamente positiva per quasi 2.766 mil di €, vicino ai massimi di metà 2009 e in un netto trend di crescita dallo scorso ottobre.
Qui sotto invece sono rappresentati i più importanti partner commerciali italiani rapportati alla percentuale del totale delle esportazioni.
Una sola sottolineatura: tutto sto clamore sulle grandi opportunità di export in Cina che sicuramente esisteranno, non lo nego. Ma quando si muoverà il sistema paese per cogliere questa opportunità? Avere il 2% dell’export totale verso la Cina da ormai 3 anni non è un grande obbiettivo, visto anche gli sviluppi della stessa bilancia commerciale cinese, che a febbraio è tornata in negativo, anticipando di fatto la mia previsione di fine anno che mesi fa postai nel blog. E non approfittarne sarebbe un grave errore, gravissimo!
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