martedì 8 settembre 2009

E’ l’inflazione, ragazzi!


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Oggi soffermiamoci su un argomento molto dibattuto, l’inflazione. L’attuale crisi sta alimentando due correnti di pensiero nettamente contrastanti tra loro, tutte comunque incentrate sul futuro andamento dei prezzi al consumo. C’è chi è propenso a pensare ad una inflazione galoppante per via degli stimoli e della liquidità in eccesso (inflazionisti), o chi, invece, ipotizza una lunga e feroce deflazione per via dei consumi privati che anche fuori dall’apice della crisi non rientreranno nell’andamento pre-crisi (deflazionisti, tra cui c’è da annoverare un grande “blogger della crisi”, icebergfinanza).

Dopo questa semplice introduzione, provo a dare la mia interpretazione sul futuro che ci aspetta per noi consumatori. Intanto, io mi definisco “inflazionista”, almeno evitiamo di creare confusione. Per conto mio, tutti gli interventi, la liquidità e gli stimoli in circolo, almeno nel breve termine, devono sfogarsi in una feroce inflazione, cosa che però genererebbe quella double dip recession che in questo periodo di “after crisis” sta cominciando a nascere come possibile conseguenza degli squilibri economici.

Ora, giustamente, devo avvalorare la mia tesi pubblicando dei dati, empirici e statistici, che sembrano darmi ragione, almeno fino ad ora. Questa crisi ci ha insegnato a essere molto flessibili e cambiare il nostro pensiero economico giorno dopo giorno.

Inflazione in Europa

Inflazione euroarea











L’inflazione in Europa, almeno dal flash dell’eurostat di agosto, sembra in crescita rispetto a Luglio. Sia chiaro, siamo ancora a livelli di crescita “deflattiva”, –0,20%, ma l’andamento è incoraggiante.

Andamento dell'oro

gold












L’oro è risaputo, è un ottimo indicatore inflattivo. Infatti ad oggi è il bene che ha resistito di più alla crisi (anche per l’utilizzo che molti gli riconoscono di bene rifugio) e oggi in mattinata ha di nuovo rotto i 1.000 $ l’oncia. Se tanto mi da tanto…

Proiezioni del sito Fintrend

Inflazione_ago09













Questo ultimo grafico è un indicatore più empirico. E’ fornito dal sito fintrend, che mensilmente fa delle proiezioni sull’inflazione americana. E’ da molto che lo seguo, e devo dirvi che per mesi aveva previsto correttamente la deflazione e da mesi metteva luglio come mese crocevia per la ripresa dell’inflazione… ora aspettiamo i dati di agosto e se confermati, udite udite, secondo il “moore inflation”, entro dicembre, raggiungeremo un livello di inflazione al minimo del 3,00%!

2 commenti:

  1. Per ora la quantità di moneta aumenta ad un ritmo molto alto ma i depositi sono al palo...
    tutto sembra uno scenario Giapponese anni '90 di alta liquidità e inflazione nulla o leggermente negativa però saranno la velocità di una eventuale ripresa e il comportamento delle banche centrali che faranno la differenza.

    Mi sembra alquanto oscuro prevedere l'inflazione oggi

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  2. Effettivamente sembra difficile da credere che da qui a poco l'inflazione riparta, ma il wti, nel giro di 6 mesi (i peggiori della crisi), è raddoppiato. Perchè ora dovrebbe stabilizzarsi (e dunque stabilizzare anche l'inflazione) che tutti ora si aspettavo il recupero dell'economia?

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