Come ben sapete i post del mio blog sono postati anche su altre piattaforme, come RischioCalcolato, che mi permettono di avere una maggiore visibilità e raggiungere molti nuovi lettori.
Vi invito quindi a passare anche nel mio blog, DiarioFinanziario e di seguirmi personalmente anche su Facebook e Twitter!
Vi invito quindi a passare anche nel mio blog, DiarioFinanziario e di seguirmi personalmente anche su Facebook e Twitter!
Prima di passare al commento della situazione del nostro debito, volevo informarvi circa alcuni cambiamenti che Banca d’Italia ha apportato al fine di meglio comprendere l’andamento generale del debito. E’ infatti stato reso disponibile (finalmente) la contribuzione dell’Italia ai vari fondi (EFSF, ESM) e aiuti bilaterali che negli scorsi anni sono stati erogati in maniera da scorporarli dal debito lordo e quindi ottenere una misura ancora più accurata del debito netto che ora non è più confrontabile con le vecchie serie storiche. Questo importante cambiamento di fatto “rovescia” il penultimo post del debito pubblico, ma non voglio dilungarmi più di tanto e passiamo direttamente alla lettura dei nuovi dati.
Il dato di ieri (debito lordo oltre 2 mila mld) già lo conoscete, per cui non mi dilungo più di tanto. Quello che invece mi preme di sottolinearvi sono le tendenze che si sono registrate in questi ultimi mesi, a seguito anche degli effetti degli aiuti Europei che nei precedenti post non venivano presi in considerazione ed ora vengono “elisi” contribuendo a formare il cosiddetto debito netto italiano.
Il debito quindi continua a crescere, quello è certo, ma sapere quali sono le cause di questa crescita sono importanti quanto il dato del 2 trilioni di €uro sparati là, senza dimenticare che sono già stati stanziati circa 43 miliardi di €uro di aiuti (a gennaio 2013). Resta un incognita il dato di inizio 2013: potrebbe segnalare un aggravamento del fabbisogno pubblico…
Qui sotto invece vi posto, disaggregato, il tasso di crescita annuo del debito tra amministrazione centrali e amministrazioni locali. Neanche ve lo sto a dire chi sta diminuendo il debito dai primi mesi del 2012….
Notizie interessanti invece provengono dall’analisi dei detentori esteri del debito pubblico, che improvvisamente riprendono ad acquistare il nostro debito (il dato è a Dicembre 2012). Ricordo che la correlazione Spread/% titoli di stato detenuti da non residenti è elevatissima!
Concludo poi con un grafico che potete recuperare nel documento PDF fornito da Bankitalia che riguarda il fabbisogno dello stato (entrate – spese per farla breve). Come potete ben vedere è dal 2010 che continua l’austerity: sono i numeri che parlano ma nonostante questo il debito cresce, cresce, cresce,….
E non mi dimenticherò mai di ricordarvelo: finché le due serie blu e rosse (del grafico qui sotto) non stanziano al di sotto dei trapezi verdi, vuol dire che il debito cresce più del Pil. Ciò comporta un aumento del rapporto debito pubblico su Pil. Ora capite bene che se il Pil è negativo o il debito cresce meno del Pil o il rapporto esplode: 127% registrato lo scorso anno penso dica tutto!
Those ωithin their thirties and foгties also аmаze me and
RispondiEliminadesirе more mоnеy to dо lesѕ.
You can fіnd a little more аbοut οther deѕign collegeѕ at Μy Design Inventory websіte.
One note about housing: If you aгe аpρlying
at universitіes whіch aгe nоt within
commuting distanсe, be sure tο check on housіng
options.
Ηere is mу ωeblog; my latest Blog post