Il livello occupazionale è uno degli aspetti fondamentali dell’analisi dei cicli economici e determinarne l’esatto momento del cambio di tendenza è un ottimo indicatore di ripresa del ciclo economico.
Questo sotto è la situazione occupazionale americana degli ultimi quasi 40 anni. Come si vede, il treno dell’economia americana in 40 anni ha quasi raddoppiato i posti di lavoro, da 80.000.000 di impiegati a quasi 140.000.000. Questa crisi, però, ha fatto ritracciare velocemente verso i 138.000.000 di occupati, ben distante dal picco occupazionale registrato pochi anni fa, verso la fine del 2007, a 146.665.000 occupati (-8.330.000 persone occupate, pari al 5,68 degli occupati). [1]
Se andiamo poi a osservare la variazione annuale (linea rossa), notiamo una forte inversione negli ultimi 4 mesi, e confrontando i dati storici, sembra che ci stiamo approcciando ad una stabilizzazione, comunque lontana dal generare nuova occupazione.
Altra analisi interessante è data anche dal Google domestic trend, che in base alle ricerche effettuate da tutti gli utenti, definiscono dei trend su svariati settori aspetti economici, tra questi proprio il dato sulla disoccupazione.
Dai picchi dei primi mesi dell’anno, le cose sono ritornate ai livelli del 2007 (questo è il dato sulla variazione, non sul valore dell’indice) e infatti, mantenendo per “corretti” i dati ufficiali sulla disoccupazione, in questi ultimi mesi il tasso si è stabilizzato e comincia, lentamente, a ridursi.
Riassumendo, mi sento di dire che la stabilizzazione che molti si aspettavano ancora mesi fa sia appena cominciata. Ora l’obbiettivo però non è mantenere lo status quo, ma creare nuova occupazione, e velocemente.
[1] Da porre molta attenzione ai dati, perchè sono sempre oggetto di pesanti aggiornamenti e revisioni che possono avvenire anche a parecchi anni di distanza a causa di “cavilli” teorici che tendono anche ad inquinare lo stesso dato. Leggi anche l’articolo a riguardo di Andrea, autore di icebergfinanza: [leggi articolo] .
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