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Lo scorso maggio, in un post riguardo il debito pubblico, vi anticipavo che nonostante l’obbiettivo del pareggio di bilancio (che combacia con una crescita del debito nulla, vorrei ricordarlo) i primi mesi del 2012 registravano aumenti vicino ai livelli del 2011, come si può vedere dalla seguente tabella.
I dati quindi smentiscono in gran parte l’idea che molti di noi si son fatti sul governo dei tecnici: un governo che doveva tagliare i costi e ridurre il debito. Sul primo fronte qualcosa si è fatto, ma sul secondo non si sono visti risultati soddisfacenti. Certo, la crescita del debito è correlata con la caduta del prodotto interno lordo (e del gettito fiscale), ma era ampiamente previsto viste le manovre che si sono susseguite negli ultimi 13 mesi!
Quello che poi risulta ancora più interessante è che a differenza della crisi del 2008/2009, solo il debito delle amministrazioni centrali è continuato a crescere, mentre da inizio 2012 gli enti pubblici locali stanno costantemente riducendo lo stock di debito sottoscritto. Risulta quindi chiaro che se un futuro governo andrà ad allentare anche il patto di stabilità, beh il debito non lo fermi più (se non cresci)!
Un altro grafico che voglio condividere con voi è l’andamento dello stock di debito pubblico italiano detenuto da non residenti. Come si può ben vedere, la tendenza si è stabilizzata attorno ai livelli dello scorso maggio (vedasi ultimo post in merito), ma sembra in ripresa (tic toc: aumento dello spread vi dice nulla?!?!?).
Un ultimo grafico, che rappresenta il grafico chiave per capire l’andamento del rapporto debito/pil, è il seguente. Appare evidente che, finché il debito pubblico cresce più del Pil, la risalita del rapporto debito/pil è inesorabile: non c’è fuga ragazzi!
Ciao, sono FK, potresti aggiornare questo post su base mensile, io lo trovo fondamentale.
RispondiEliminapr
Impegno preso! Ciao Funny!
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