Sul fronte occupazionale americano il mercato del lavoro sembra smuoversi, almeno da quel che risulta dalle indagini statistiche. Infatti in questa settimana sia i Jobless claims che i dati della disoccupazione sono stati nettamente migliori delle attese.
E specialmente i Nonfarm Payrolls (indicatore che indica i posti di lavoro persi o aggiunti mensilmente), hanno mostrato un miglioramento nettamente imprevisto (consenso fermo sui –100.000 posti di lavoro persi contro il -11,000 rilevato dal Bls), e secondo gli economisti più ottimisti già dalla prossima lettura si avrà un guadagno di posti di lavoro [Link]; guadagno che non avveniva dai primi mesi del 2008.
Situazione che dunque, almeno dai numeri, sembra in via di miglioramento. Ma ho voluto, perdendomi tra fogli di Excel, cercare un grafico che mi permettesse (e che offro a tutti voi lettori) di individuare una sorta di equilibrio di lungo periodo dell’economia americana in particolare, ma si potrebbe fare su qualsiasi altra nazione.
Ecco a voi, un adattamento del sottoscritto del famoso indicatore inspirato dalla legge di Okun. Il confronto si basa sulle variazioni trimestrali del Prodotto interno lordo e il tasso di disoccupazione rilevato all’inizio di ogni trimestre.
Il puntino blu è la situazione riscontrata il terzo trimestre 2009: crescita economica al 2,8% e tasso di disoccupazione al 9,8%. E’ evidente che la situazione è fuori dalla media, e non di poco. Infatti, se rapportiamo tutti i dati ad un rappresentazione lineare (tendenza lineare), ad un tasso di crescita del 2,8%, la disoccupazione in equilibrio dovrebbe attestarsi tra il 6 e il 6,5%, ben al di sotto di dove oggi si trova. E visto che si tratta di una tendenza basata sugli ultimi 29 anni, ha parecchia attendibilità e nei prossimi mesi, e forse anni, l’andamento dovrà allinearsi alla tendenza lineare (linea verde nel grafico) (ndr dopo la stesura iniziale: con excel, ricontrollando, ho verificato che il modello nella sua struttura non è molto rappresentativo della realtà. Lo terrò sempre in considerazione ma cercherò in questa settimana di svilupparne uno sulla situazione italiana o europea). Sempre che non si tratti di una crisi mai vissuta prima, c’è sempre una prima volta!
Siete d’accordo con me o la vedete in modo diverso? Commentate qui sotto!
* Vorrei suggerirvi anche una bella analisi sicuramente più corretta della mia presa dal blog calculatedrisk, in cui si è fatto un confronto tra crescita economica e i Nonfarm Payrolls. Questo è il [link].
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