domenica 20 febbraio 2011

Le scorte continuano a crescere…

Giusto una decina di giorni fa abbiamo paventato un possibile picco dell’economia americana proprio dall’analisi delle scorte di barili. Ora che abbiamo i dati di un altra settimana, vediamo di registrarne il nuovo sviluppo.Note Le scorte sono continuate ad aumentare, portandosi sui 345,9 milioni di “barili”. Anche nello scorso post sottolineavamo il trend in atto

“Sono infatti 5 settimane che le scorte sono in continuo aumento e la tendenza sembra non sia destinata a invertire.”                [dallo scorso post]

E anche il prezzo spot del petrolio ne ha risentito, visto anche la forte dipendenza dell’economia americana di questa importante commodity (vedi grafico).

Questo invece che segue è un pur spartano tentativo di rappresentare la relazione tra le scorte americane e il prezzo del barile di petrolio.Note2 La relazione, come ogni buon corso di macroeconomia insegna, è inversa. E lo si può facilmente cogliere dalla linea di tendenza nera, che è un tentativo matematico di rappresentare questa relazione.

Questo grafico quindi cosa ci dovrebbe suggerire? Non ci suggerisce quasi nulla, ma più esserci d’aiuto per analizzare qualche scenario. Vediamone due in particolare, che nei prossimi post verranno continuamente aggiornati.

SCENARIO NR. 1: RALLENTAMENTO ECONOMICO

In questo scenario tipo, le scorte comincerebbero a crescere (questo sarebbe lo scenario guida se fossero analizzati i dati di queste ultime settimane. Guardando il grafico, all’altezza dei 90$/barile si può cogliere che la linea si muove verso “nord-ovest”, indicando una aumento delle scorte e una riduzione del prezzo spot) fino ad un livello indicativo di 365/370 milioni in breve tempo. A questi livelli il prezzo del petrolio potrebbe tranquillamente sostare sotto i 70$, comunque sotto i 75$ con un buon margine di sicurezza.

SCENARIO NR. 2: CRESCITA ECONOMICA

Se l’attuale crescita “drogata” dovesse continuare, rendendosi immune dalla sua stessa droga, le scorte dovrebbero registrare una forte caduta. Livelli di scorte sotto i 330 milioni indicherebbero un forte rinvigorimento dell’intero settore industriale, che porterà di pari passo a prezzi stabili sui 95-100 $ al barile.

Secondo le mie stime, le prossime pubblicazioni potrebbero suggerire una pausa nella crescita delle scorte, ma poi l’obbiettivo di medio termine è arrivare costantemente sui 350 milioni a settimana.

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