domenica 23 dicembre 2012

Il debito pubblico italiano: mai costato così poco!!!

I titoli, si dice, devono attrarre il lettore! Ma questa volta c’è qualcosa di più di un semplice specchietto per le allodole, c’è un lato di verità!
Dopo mesi di mio silenzio, ritorno “a bomba” sul post che ho scritto a fine agosto, riguardante il costo del debito pubblico italiano (vi invito a rileggerlo per poter riprendere il filo logico del discorso, in quanto darò molti concetti per appresi).
Eccovi quindi l’aggiornamento al mese di settembre (III trimestre 2012)
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sabato 6 ottobre 2012

Eolico e fotovoltaico? 10,8% della produzione elettrica nazionale in settembre

Lo scorso febbraio, con un post che aveva suscitato molta curiosità, avevo evidenziato come l’avvento delle rinnovabili avrebbe di fatto coperto il saldo estero, generando però evidenti problematiche circa la gestione di questa rivoluzione energetica. Ma guardiamo qual è stato il progresso da febbraio a settembre, in questi due grafici che rappresentano lo stesso fenomeno sotto due diversi punti di vista.
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sabato 29 settembre 2012

Ad agosto abbiamo risparmio il 6,7% ad ogni rifornimento!

Oggi sono di nuovo qui ad aggiornare un mio vecchio post, che era stato scritto nel tentativo di aprirvi gli occhi e analizzare la realtà con la propria testa, non per mezzo del “mainstream” nostrano.

Vi invito a rileggere quel vecchio post per capire che di fatto, il prezzo alla pompa della benzina verde non si muove solo a sfavore dei consumatori, ma segue una logica economica ed industriale, che alle volte si dimostra favorevole allo stesso consumatore!

Vi fornisco quindi un aggiornamento del terzo grafico che vi avevo proposto in quel vecchio post di febbraio.

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domenica 23 settembre 2012

Un ragionamento sull'andamento economico Americano

Oggi voglio condividere con voi un ragionamento che da giorni mi gira per la testa riguardo l'azzardo morale che la banca centrale americana sta ponendo in atto rilanciando, per la terza volta, un programma di QE. Cercherò di essere il piú schematico possibile, in modo da rendere subito chiaro il punto su cui risiedono i miei dubbi.

Perché il QE?
Per risolvere due spinosi problemi:
1. Finanziare il mostruoso deficit americano
2. Tenere i tassi bassi per stimolare l'economia ed il credito

Nella teoria economica, che effetto dovrebbe avere il QE?
Da quel che ho studiato, gli effetti piú importanti di un QE sono:
1. Stimolare la domanda del credito
2. Svalutare la moneta oggetto di QE nei confronti delle altre valute

Questi effetti si sono effettivamente dimostrati nell'economia reale americana?
1. Per quanto riguarda il credito al consumo, efffettivamente siamo a livelli molto superiori a quelli precrisi, per cui l'effetto c'é sicuramente stato, come potete vedere dal grafico che segue.

2. Per quanto riguarda invece il dollaro, non si é assistito alla forte svalutazione che ci si poteva attendere, in quanto il us dollar index da metà 2011 si é rafforzato nei confronti delle più importanti valute mondiali. Né è la prova la parallela forte svalutazione dell'euro che é proprio cominciata con l'inizio della crisi greca (vedi grafico che segue).


A cosa voglio quindi arrivare? Ad un concetto molto semplice: la FED sta distruggendo il consumatore americano. Seguitemi nel mio ragionamento.

Nella testa di Bernanke vi era l'idea che il QE avrebbe indebolito la valuta americana, favorendo le esportazioni e, parallelalemente sul lato interno, limitare i consumi. Ció peró non si é verificato, e quindi in questi in quest'ultimo anno il consumatore (e la grande impresa multinazionale americana) hanno giovato di un dollaro in continuo rafforzamento che ha limitato fenomeni inflattivi. Il perché lo si deve anche ricondurre ad un fattore esogeno, non certamente atteso dal governatore centrale, che é stato rappresentato dalla crisi europea e quindi della svalutazione dell'euro. Bisogna infatti ricordare, che a parte l'operazione di acquisto dei titoli pubblici italiani, spagnoli, greci ed irlandesi dello scorso autunno, la BCE sulla carta non ha mai messo in piedi un piano di QE degno di questo nome, ottenendo comunque, almeno sul piano valutario gli stessi effetti previsti.
L'inflazione che peró non si é registrata in US, d'altro canto é diventata un'inflazione importata in EU, anche per il solo fatto che le materie prime in Europa, come in tutto il mondo, si pagano in dollari! L'economia europea comunque non é stata certamente a guardare questi fenomeni passivamente, ed infatti il settore produttivo del vecchio continente ha saputo sfruttare la svalutazione valutaria portando a livelli record la bilancia commerciale dell'intera zona euro, come potete vedere dal grafico che segue.

Ora peró l'effetto esogeno della crisi europa sta lentamente cominciando ad attenuarsi e sul piano valutario l'euro sta recuperando nei confronti del dollaro: questo cosa provocherá all'america se effettivamente noi europei "facciamo e risolviamo i compiti a casa"? Inflazione ragazzi! Inflazione che bloccherá i consumi del consumatore mondiale per eccellenza e che non potrá riprendersi con stimoli di origine pubblica, in quanto il deficit americano comincia a rappresentare il vero rischio sistemico mondiale!

Solo in quel momento capiremo che non eravamo noi europei ill vero rischio sistemico mondiale!

giovedì 30 agosto 2012

Quanto costa il debito pubblico italiano?

Bella domanda!

Eh sì, infatti penso che nessuno riesca a rendersi realmente conto del costo del debito pubblico italiano. In quest’ultimo anno infatti, con l’avvento dello spread, improvvisamente il debito pubblico ha cominciato a rappresentare il tallone d’Achille dell’intera economia Italiana e gli annunci riguardanti le soglie dello spread oltre il quale il nostro debito sarebbe diventato insostenibile si sprecavano (chi 6,5%, chi 7% e chi 8%). Ma siamo sicuri che lo spread sia indicativo del costo del nostro debito pubblico? Con questo breve post cercherò di rappresentarvi i dati “veri”, “reali” riguardanti i costi del nostro debito, aggiornati a giugno di quest’anno, in modo che ognuno si faccia la propria opinione in merito.