venerdì 24 ottobre 2008

La trend è stata violentemente violata!

Solo oggi posso dire che la trend è stata violata! In questi giorni mi sono astenuto dall'operatività e mi sono accontentato di guardare il mercato e di dire la mia... evidentemente la mia visione era sbagliata! Ora che succede? La volatilità non è rallentata come speravo e i mercati americani sono in balia di sospensioni e crolli! Aggiornando in tutta fretta il nostro indice, posso solo notare una zona di accumulazione che verrebbe a confermarsi se l'indice non scendesse sotto i 19.000 punti! Rimaniamo in attesa, e l'unica cosa che possiamo fare....

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lunedì 15 settembre 2008

Quante volte ho sognato questo giorno!

Quante volte ho sognato di vivere questo giorno: il giorno dei giorni, direbbe Ligabue. E sono curioso anche di vedere come i mercati risponderanno. Perchè è lui che comanda, non i giornali o i rumors. Vi do qualche spunto per delle letture interessanti presso due meravigliosi blog che seguo costantemente:

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lunedì 8 settembre 2008

La morte del capitalismo è vicina

Forse dopo tanti anni che tutto il mondo economico ha screditato un certo Marx, che vedeva un inesorabile fine per il capitalismo moderno, è ora di prendere un po' più sul serio le sue pur sempre attuali tesi. E sì, perchè se noi ci piangiamo addosso per Alitalia e per il nostro pesantissimo debito che ci portiamo sulle spalle, là, nel far-west americano non muovono nemmeno un sopracciglio per salvare e NAZIONALIZZARE alla Stalin i due amici Freddie e Fannie sobbarcandosi qualcosa come 200 miliardi di dollari (poco meno del 10 % del nostro debito pubblico!). E poi siamo noi i zimbelli del mondo. Aveva forse ragione Putin anni fa quando disse: "I gulag rappresentano uno dei momenti più brutti della storia russa, ma non accettiamo lezioni da coloro che hanno sgangiato la atomica su Yiroshima e Nagasaki."? Tutto ciò per dire: coloro che credono di impartire lezioni al mondo non sono molto meglio di altri. E' poi c'è anche da notare una cosa: la NAZIONALIZZAZIONE è avvenuta sotto una presidenza REPUBLICANA e vicino alle elezioni: questo è un fatto che deve far pensare ancora di più dell'intera vicenda!
Leggete questo importantissimo post tratto da http://diariodellacrisi.blogspot.com/
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venerdì 5 settembre 2008

E la storia si ripete....

Ma guarda te! Pochi lo avranno notato, ma ciò che è successo a Maggio si è prontamente ripetuto ieri??? E siete riusciti ad individuarne la causa? Beh, oltre ai dati che effettivamente hanno colpito il mercato, con le richieste di disoccupazione che ora si avvicinano alle 500.000 unità, ieri ha parlato anche Trichet, che ha confermato i tassi europei al 4,25%.

Ma non era stato il Maggio scorso che dalla decisione di aumentare i tassi, i mercati hanno avuto una fortissima correzione? E non è che la decisione di ieri, supportata da nuove preoccupazioni per un immininente recessione, riporti gli indici mondiali a nuovi minimi? Che ci "fosse bisogno" di un nuovo minimo era già annunciato da tutti, anche dal sottoscritto.... era solo questione di tempo: e ora aspettiamo!
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giovedì 14 agosto 2008

Chi vuole azzoppare la Cina?

L'analisi grafica la tratteremo dopo. Quello che a me importava analizzare oggi sono le ragioni per cui nel giro di nemmeno un anno la Cina è diventata da “nuova frontiera economica ” a “uno stato fermo con costi produttivi molto maggiori di suoi diretti concorrenti”. La sento e le sentirete anche voi sotto molte salse questa frase, ma io non riesco proprio ad avallarla. Sia chiaro, la Cina non mi è per niente simpatica, ma gli riconosco almeno che ha saputo “shockare” il mondo in poco più di un decennio, cose credo che mai in ambito economico siano successe in tempi così tempestivi. Per questa importante ragione, dunque, non vedo il perché condannare già morta e sepolta una delle regioni “forse” con più possibilità di apertura economica e democratica. La Cina, dopotutto, possiede un vastissimo mercato interno che non è ancora sfruttato! È giusto ricordare che la fortuna cinese è arrivata non dai consumi del proprio popolo (due volte l'Europa o più?!?!?) bensì dalle esportazioni di beni di consumo che noi europei e americani richiedevamo. Non per niente la Cina, con il presentarsi di un reale rallentamento americano, e ora europeo, ha ridotto di quasi il 3 % il suo pil, a circa il 7,5% (l'anno scorso mi sembra aggirasse attorno ai 10 punti percentuali). Dopotutto, il forte ribasso ( conseguenza anche della bolla speculativa) è stato uno dei primi sintomi del rallentamento dell'export più che del Pil. Ma ora, la Cina deve mettersi in testa, che se vuole riprendere a crescere, forse più “lentamente”, ma costantemente, deve obbligatoriamente puntare sul proprio mercato interno, che, se facciamo un analisi abbastanza superficiale, sembra stia andando in mano agli europei e americani, che conoscendo già in maniera approfondita le economie di mercato riconoscono l'importanza di un mercato in forte espansione e sanno coglierne i frutti prima di chiunque altro.


Ora però viene il momento del grafico (dell'hang seng), insindacabile per commenti e opinioni. Partiamo da un fatto: siamo entrati in bear market da parecchio tempo. Dunque, la tendenza generale è ribassista. Ora i corsi si sono incastrati in un triangolo con tendenza ribassista che effettivamente mi ha beffato perché quando ha tentato anche solo di avvicinarsi, la velocità e il macd hanno invertito fortemente al ribasso, mentre il sentiment è rimasto stabile. Oggi, però, mi sono accorto di una figura quasi completata che prospetta tutt'altro scenario che settimane fa avevo ipotizzato: si sta creando (ed ultimando) un chiaro testa spalle ribassista partito dai primi mesi del 2007. La figura in questione, dunque, non è riferita al breve periodo, ma anzi sembra annunciare altri fortissimi crolli. Se infatti si avverasse lo sfondamento del collo o neck-line (area 21.000-21.110 circa) in maniera decisa, non tipo “una toccata e via”, gli obbiettivi più che realistici sarebbero in zona 7.700-7.800!!!! Allora forse hanno ragione quei analisti che, come detto prima, annunciano non dico la fine, ma un forte rallentamento dell'economia del dragone? I grafici ora sembrano dire che è più che plausibile una evoluzione in tal senso dello scenario, ma per esserne più certi bisognerà aspettare ancora qualche settimana.


Ma ora una domanda sorge spontanea? Se la Cina si “ferma”, noi il bottom della crisi, come ha recente detto l'amministratore di Unicredit, lo abbiamo già toccato, o Profumo si sbaglia???

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